Lo Statuto

Scopo e attività dell’Associazione Violetta

L’Associazione è laica, apartitica e aconfessionale; non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nel campo del disagio e delle problematiche sociali inerenti le donne e i minori, ai sensi dell’art. 4 comma 1 D.Lgs. 117/2017.

L’Associazione opera, in attività di volontariato, principalmente a favore di soggetti terzi nell’ambito della diffusione della corretta cultura del rapporto tra generi, delle azioni per il contrasto alla violenza in generale nei confronti delle donne, prefiggendosi di sostenere, accogliere e orientare le donne vittime di maltrattamenti, violenze fisiche e psicologiche, violenze sessuali e altre forme di abuso da chiunque provengano. Ai sensi del combinato disposto degli artt. 5 comma primo et 35 comma primo D.Lgs. 117/2017, per il perseguimento delle suddette finalità l’Associazione di volotariato esercita, in favore di terzi, dei propri associati o di loro familiari le seguenti attività di interesse generale:

– promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco;

– organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui all’art 5 D.Lgs. 117/2017.

In particolare, le finalità dell’Associazione sono:

  1. promuovere l’eliminazione della violenza contro le donne in quanto violazione dei diritti umani (Piattaforma d’azione della IV Conferenza Mondiale ONU sulle donne – Pechino 1995) ed impedimento alla cittadinanza delle donne (ostacolo allo sviluppo delle donne, dei bambini e delle bambine, del loro benessere psicofisico e alla partecipazione alla vita della comunità);
  2. approfondire la ricerca, la riflessione, il dibattito e l’agire rispetto al fenomeno della violenza contro le donne. Il progetto si fonda sull’autodeterminazione e sulla relazione tra donne, e tra donne e uomini, al fine di rimuovere ogni forma di violenza fisica, psichica, sessuale od economica praticata nei confronti delle donne e dare visibilità alla loro forza;
  3. la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere in ogni forma ed ogni tipo di discriminazione contro le donne, tenendo conto della relazione tra violenza domestica e violenza assistita, favorendo una genitorialità responsabile e attiva finalizzata all’interruzione del ciclo della violenza;
  4. offrire aiuto alle donne che subissero molestie, maltrattamenti e violenze, sia nella famiglia che nel sociale, nel rispetto della loro cultura, etnia, religione, restituendo loro autonomia, maggior senso di dignità e autostima;
  5. garantire il collegamento con la rete dei servizi territoriali con il supporto di risorse di pronto intervento e prima accoglienza, di rilevazione e valutazione della pericolosità della situazione, di presa in carico dei bisogni di sostegno e cura specifici in favore delle donne che subiscono violenza fisica, psicologica, sessuale, economica, vittima di atti persecutori o stalking; di minori oggetto di maltrattamenti, abusi o vittime di violenza assistita;
  6. instaurare rapporti di collaborazione e scambio con altri Centri Antiviolenza e Case delle Donne sia in Italia che all’estero, per lo scambio ed il confronto di esperienze, entrando anche a far parte di Associazioni Nazionali come Di.Re. e Coordinamenti Regionali;
  7. fornire consulenza legale;
  8. accoglienza e informazione per l’attivazione di risorse sociali e l’inserimento lavorativo o la scelta del percorso formativo. Attività di formazione, aggiornamento e orientamento al lavoro;
  9. promuovere interventi formativi, la ricerca, il dibattito e la divulgazione di temi che riguardano la violenza contro le donne e i minori. Ricerche, convegni, seminari, dibattiti ed ogni genere d’iniziativa tesa alla prevenzione, all’informazione e all’individuazione della problematica e agli interventi concreti di sostegno. La didattica specifica, nelle scuole, negli enti, nel privato, con particolare riferimento al tema della violenza domestica. Non ultima, una capillare e continuativa formazione sulla violenza maschile sulle donne nelle scuole, nelle strutture sanitarie, negli organismi delle forze dell’ordine, e così via;
  10. promuovere e sperimentare nuove forme di rapporto con le istituzioni pubbliche, ovvero con le Amministrazioni locali chiamate a sostenere e valorizzare i progetti delle donne;
  11. promuovere iniziative di carattere culturale, sociale, di ricerca, in riferimento al tema della violenza di genere;
  12. promuovere e organizzare gruppi e corsi di varie attività (alfabetizzazione per donne immigrate, pittura, poesia, cucito, letteratura, informatica, politica, lingue, yoga, etc) con lo scopo di favorire l’espressione e la creatività femminile, oltre che aggregare, stimolare e dare modo alle donne di parlare, conoscersi e ricostruire anche un percorso di vita fuori dalla violenza e dalla sottomissione.

Per la realizzazione degli scopi prefissati e nell’intento di agire in favore dei soggetti svantaggiati suindicati e, in generale, di tutta la collettività, l’Associazione si propone, a titolo esemplificativo e non esaustivo, di svolgere, in attività di volontariato, in maniera autonoma, o in collaborazione con altre associazioni, enti e soggetti pubblici e/o privati aventi finalità simili e che condividano gli scopi e le finalità dell’Associazione, le seguenti attività:

  1. attivare una linea telefonica di aiuto e di confronto e allestire un luogo di accoglienza e in contro per le donne vittime di violenze fisiche e psicologiche e loro familiari;
  2. effettuare colloqui-accoglienze telefoni che sul le questioni del maltrattamento e della violenza domestica;
  3. effettuare incontri, colloqui di accoglienza e valutazione del livello di rischio, con eventuale messa in protezione della donna e/o dei figli minorenni;
  4. restituire alla donna possibili percorsi per l’affrancamento dalla situazione di violenza e di orientamento al progetto individuato;
  5. offrire consulenza legale e patrocinio legale finalizzati alla restituzione dei possibili percorsi di tutela legale e giudiziaria;
  6. effettuare colloqui di consulenza e supporto psicologico della donna;
  7. prendere in carico e accompagnare nel percorso di uscita dalla situazione di violenza nei casi diaccoglienza abitativa presso strutture di ospitalità;
  8. sostenere e rappresentare la donna nelle proprie istanze e rapporti con i Servizi Sociali, accompagnandola per tutta la durata del percorso di affrancamento dalla violenza e sino al raggiungimento delle autonomie personali;
  9. promuovere e/o gestire iniziative socio/economiche, sportelli informativi, associazioni, enti e imprese per garantire un sostegno alle donne che desiderano realizzare percorsi di inserimento lavorativo e attività imprenditoriali;
  10. partecipare ai Tavoli istituzionali e non per la condivisione di buone prassi e il coordinamento delle azioni di prevenzione sul territorio, promuovendo e/o partecipando ad una rete interistituzionale che migliori la qualità dei servizi attraverso la definizione di protocolli d’intesa con tutte le risorse istituzionali e del privato sociale, perché si produca un riconoscimento e un adeguato intervento sinergico sul problema;
  11. promuovere e strutturare rapporti di collaborazione con tutti i soggetti, ivi comprese le Istituzioni e i servizi del territorio, che interagiscono con le finalità dell’associazione, secondo le modalità e gli strumenti previsti dalla Legge;
  12. partecipare ai Coordinamenti Regionali, Nazionali e Internazionali della Rete dei Centri Antiviolenza;
  13. realizzare banche dati, anche a fini statistici;
  14. effettuare attività di sostegno per le donne e i bambini del territorio, mediante la strutturazione di gruppi incontro e tematici;
  15. organizzare e/o gestire direttamente e/o tramite specifiche convenzioni tutte le attività culturali che siano un’occasione di incontro e confronto sui temi della violenza domestica, del rispetto nonché iniziative di approfondimento attraverso dibattiti, seminari, convegni, cicli di lezioni, indagini, ricerche di mercato, servizi di informa zione e assistenza anche in partenariato con altri enti e associazioni nazionali ed estere, conferenze, in presenza, sul web e in ogni altra forma possibile;
  16. promuovere, gestire, partecipare e/o aderire a gruppi, progetti, opere nei quali si esprimano gli interessi della donna e dei minori, in particolare in quelle azioni rivolte a migliorare la qualità della vita;
  17. promuovere, gestire e organizzare direttamente e/o tramite specifiche convenzioni Centri di ascolto, centri di accoglienza, case residenziali per donne e/o minori vittime di violenza;
  18. promuovere e/o gestire iniziative edito riali e di informazione di ogni genere, compresa la stampa, la diffusione di periodici e riviste, nonché l’uso delle reti televisive, radiofoniche, web, tutti i supporti social ed ogni altro canale disponibile.

L’Associazione potrà svolgere attività di natura economica, in via non prevalente, nonché accettare donazioni, eredità.
Inoltre, ai sensi dell’art. 6 D.Lgs. 117/2017, l’Associazione può esercitare attività diverse, strumentali e secondarie rispetto a quelle sopra indicate, secondo criteri e limiti definiti con apposito decreto Ministeriale. La loro individuazione è operata dal consiglio direttivo.
Ai sensi dell’art. 35 comma 1 D.Lgs. 117/2017, l’Associazione, nello svolgimento della propria attività, si avvale in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati; è fermo quanto previsto all’art. 36 D.Lgs. 117/2017 e si applicano gli artt. 17 ss. medesimo decreto.

Francesca VanoniLo Statuto