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LA CASA DI VIOLETTA: LA NOSTRA SEDE

Un altro passo importante nel nostro cammino si è concretizzato: dai primi di giugno l’Associazione ha una propria sede, in via Siccardi 4 a Ivrea (TO). Un ambiente accogliente in un edificio storico della Città, dove delle professioniste potranno incontrare le donne che hanno bisogno di ascolto e accoglienza, che necessitano di una consulenza legale o di un supporto psicologico e psicoterapeutico, un luogo dove le associate si troveranno per portare avanti i progetti.

Sarà aperta esclusivamente su appuntamento, prenotandosi attraverso lo sportello telefonico 3274119977.

Tutto questo è stato possibile ancora una volta grazie al prezioso e fattivo contributo di tante persone che credono nell’importanza dei progetti che portiamo avanti. In particolare:

– il Rotary Club Ivrea ha contribuito per l’acquisto gli arredi, l’Associazione Scacchi Aranceri per l’acquisto dei materiali, Ellegielle Grafica ha omaggiato i decori delle pareti;

– alcuni rappresentati delle squadre degli aranceri Pantera Nera, Tuchini e Morte hanno dedicato il loro tempo libero a dipingere le pareti e gli infissi;

– Dario Vallino, Maurizio Cervellin e Sara Vecchino hanno fornito materiali vari;

– il Comune di Ivrea ha fornito una panchina rossa, simbolo della lotta contro il femminicidio.

Violetta, l’eroina dello Storico Carnevale di Ivrea, dalla quale origina l’Associazione, intreccia ancora una volta la propria storia con quella della sua Città. Si è parlato di edificio storico, possiamo definirlo un edificio che nasce con Ivrea, collocato sul vecchio “cardo”, che dal ponte romano, oggi sotto le acque della Dora, portava ai monumenti sacri e pagani, le cui rovine si intravedono nella cripta sotterranea del Duomo, un edificio che è stato teatro di fatti significativi della vita eporediese.

Proprio qui, il 2 maggio 1391, è stato firmato il documento per la “pace del tuchinaggio” da 80 persone a garanzia di nobili e “cives” con il sigillo finale di una donna, la Duchessa Bona di Borbone. Era la fine di una vera rivolta civile contadina durata 6 anni con decine di morti e centinaia di violenze e distruzioni (unica nella storia italiana).

All’inizio dell’ottocento il Vescovo di Ivrea, mons. Luigi Moreno, per superare le povertà e l’ignoranza diffusa tra le fanciulle eporediesi propose ai cittadini di fondare una società per azioni dedicata all’istruzione e all’assistenza. Parte proprio da quel 1844 e da quella società per azioni dei cittadini di Ivrea la storia della scuola per fanciulli nella ex “Casa Stria” (Stria, famiglia nobile proprietaria dell’edificio in epoca medioevale).

L’edificio, intestato a mons. Moreno, ha mantenuto nel tempo la sua funzione educatrice dei piccoli, spingendosi fino alla educazione magistrale.

Attualmente ospita una scuola materna, alcune classi del Liceo C. Botta e l’associazione Violetta la forza delle donne.

Clicca qui per leggere la breve storia dell’Edificio Moreno

Francesca VanoniLA CASA DI VIOLETTA: LA NOSTRA SEDE